Manifesto del Comitato

“Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare.”

Andy Warhol

 

CAPALBIO RISORSA NATURALE

 

L’Oggetto dello Statuto del Comitato Maremma Viva è il seguente:

“Diffondere, a beneficio del territorio, la cultura della conservazione dell’ambiente, del paesaggio, della natura e delle sue risorse, della biodiversità”.

 

Il Comitato Maremma Viva ha avviato la sua attività nella consapevolezza che la grande risorsa del Comune di Capalbio è il suo territorio naturalistico, tra i più importanti nel nostro paese e certamente della Regione Toscana, che copre tutte le più variegate forme di tutela della biodiversità di fauna e flora per una estensione di circa 8.000,00 ettari.

L’area protetta si estende dalla riserva naturale del Lago di Burano, che comprende oltre un sito di interesse comunitario anche una zona umida di rilevanza internazionale (secondo la Convenzione Ramsar) e l’area naturale protetta della duna costiera (classificata ad alta biodiversità), fino all’area naturale protetta delle Colline di Capalbio (inserita con DM ambiente del 24 maggio 2016 quale zona speciale di conservazione e sito di importanza comunitaria delle regioni biogeografiche mediterranee.

Tutto questo vasto territorio è stato inserito nel Sistema comunitario di “Rete Natura 2000”, a protezione della biodiversità.

Sulla base di questi presupposti, il Comitato Maremma Viva intende dare il suo contributo e favorire il dibattito politico per il governo del territorio, in particolare modo in questa delicata fase di rielaborazione del Piano strutturale del Comune di Capalbio.

Garantire lo sviluppo sostenibile delle attività rispetto alle trasformazioni territoriali da esse indotte, evitando, per quanto possibile, nuovo consumo di suolo, salvaguardando e valorizzando il patrimonio territoriale ed il paesaggio inteso come bene comune, nonché l’uguaglianza di diritti all’uso e al godimento del bene stesso, nel rispetto delle esigenze legate alla migliore qualità della vita delle generazioni presenti e future.

Rendere eccezionali processi di urbanizzazione in variante, favorendo le cosiddette “invarianti strutturali”: assicurando, la tutela e la riproduzione delle componenti identitarie qualificative del patrimonio territoriale, ed in particolare gli aspetti naturalistici (Sistema Rete Natura 2000), paesaggistici, morfologici ed agricoli del territorio di Capalbio; rafforzando regole di utilizzazione, di manutenzione e di trasformazione che ne assicurino la persistenza; incidendo su quelle parti degradate del territorio adeguandolo al tessuto territoriale identitario.

Il percorso dell’Aurelia deve essere prioritariamente messo in sicurezza ed in particolare l’incrocio di Capalbio Scalo, l’uscita di Giardino ed il collegamento della pedemontana con il sovrappasso di Ansedonia.

L’eventuale allargamento dell’Aurelia deve prevedere interventi che siano compatibili con l’inserimento ambientale dell’opera stessa, devono avere elevatissimi livelli di tutela delle aree naturali protette insistenti nel territorio ed in particolare l’infrastruttura dovrà essere progettata secondo i principi fissati dal sistema “Rete natura 2000”, rilevando e facendo propri i caratteri paesistici, ambientali e naturalistici di tutto il territorio capalbiese, prevedendo modelli di inserimento e attraversamento che mitighino in diversi punti il passaggio tra zona a mare e zona in collina.

• Realizzazione di una pista ciclabile connessa alla rete ciclabile di Ansedonia Orbetello, Porto Ercole, Porto Santo Stefano e Albinia al fine di potenziare la vocazione turistica ciclabile della Bassa Maremma e sviluppare la mobilità dolce in tutto il territorio comunale; il ripristino e lo sviluppo della sentieristica che si raccorda a percorsi che collegano il Comune di Capalbio con altri comuni confinanti.

Contrastare ogni forma di insediamento industriale ed in particolare opporsi alla realizzazione del Deposito Nazionale delle scorie radioattive in uno dei qualsiasi siti identificati nella Provincia di Viterbo ed in particolare nelle aree identificati l’area VT8, VT 36 e VT27;

Sensibilizzare gli abitanti, i residenti e gli abituali frequentatori alla percorrenza delle strade interne ed in particolare la strada dell’Origlio, della Pedemontana, della strada per Capalbio paese, della litoranea, della strada di Pescia Fiorentina nel rispetto del limite di velocità prescritto, mettendo in atto strumenti normativi preventivi e sanzionatori.

Sensibilizzare gli abitanti, i residenti e gli abituali frequentatori sul corretto uso del terreno, con il divieto di accumulo e abbandono di rifiuti, calcinacci ed altri materiali, come pure l’abbandono in aree verdi di carcasse di autovetture non più utilizzabili.

Sviluppare politiche di efficienza energetica, favorendo l’applicazione su tutti gli edifici pubblici e scolastici il sistema di produzione di energia elettrica da pannelli solari, nonché favorire in tutto il territorio la mobilità elettrica.

Contrastare la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra in area agricola superiori a 100 KW

Adeguamento in tutto il territorio del Comune di Capalbio del sistema di illuminazione pubblica (centri abitati, strade, aree commerciali ecc.) secondo regole di sostenibilità e razionalità che contrasti il cosiddetto inquinamento luminoso (L. Regionale Toscana 37/2000 e ss.mm.ii).

Miglioramento del piano di classificazione acustica del Comune di Capalbio in ragione delle destinazioni d’uso e di tutela delle aree naturali protette esistenti.

Sviluppare su tutto il territorio di Capalbio, compresi tutti i centri agricoli ex Ente Maremma, la sensibilizzazione alla raccolta differenziata, considerando di grande rilevanza sforzo dell’Amministrazione comunale dell’avvio del posizionamento dei nuovi cassonetti, disincentivando l’abbandono di ingombranti, ma rafforzando la loro raccolta con il servizio cosiddetto “porta a porta”.

Rafforzare la raccolta dei rifiuti anche sui bordi delle strade principali di Capalbio, realizzando una campagna di sensibilizzazione per gli abitanti, i residenti e gli abituali frequentatori - a non disperdere piccoli rifiuti ovvero gettarli dagli autoveicoli.

Sensibilizzare gli abitanti, i residenti e gli abituali frequentatori a non gettare mozziconi di sigarette per terra o in spiaggia, provvedendo a installare idonei raccoglitori, nelle aree di maggiore aggregazione o nelle spiagge, con l’aiuto dei titolari dei luoghi aperti al pubblico o concessionari di spiagge.

Individuazione di tutti i terreni provenienti dall’ex Ente Maremma attualmente di titolarità del Comune di Capalbio e svolgere un’attività costante di manutenzione liberandoli da discariche abusive, eventualmente, anche con la stipula di apposite concessioni di gestione a terzi privati.

Favorire su tutto il territorio di Capalbio l’attività agricola biologica.

Prevedere in sede di modifica del piano strutturale una specifica disposizione di rigenerazione dell’ambiente (che potrebbe essere denominata “Bucalossi verde”), che imponga l’obbligo della piantumazione di un certo numero di alberi (ad alto fusto tra le specie caratteristiche della zona), secondo parametri definiti (un albero per ogni mq realizzato), in caso di ottenimento di permesso di costruzione con l’incremento della cubatura in qualsiasi modo ottenuta (anche attraverso il sistema di premialità del cosiddetto ecobonus) o la realizzazione di serre solari, o ancora il cambio di destinazione urbanistica da agricola in residenziale.

Uniformare la previsione dei cosiddetti PP.MM.AA. a 25 ettari di terreno da coltivare (rispetto anche alle aziende costituite antecedentemente al 2005).

Fissare previsioni specifiche per i cambi di destinazione urbanistica da agricola (magazzini) a residenziali, con limitazione a strutture esistenti da almeno 30 anni e adiacenti a zone già abitate.

Sviluppare infrastrutture e accoglienza di qualità con la valorizzazione di un turismo sostenibile, disincentivando la sosta di camper in tutto il territorio comunale.

 

Il Comitato Maremma Viva